Lettere

da piccolastella per lui

Ciao. Sì, è soltanto la terza dedica in questo sito e forse sarà già l'ultima. è che in questi giorni sto pensando molto a come siano cambiate le cose... Se vuoi la verità, tutta la verità, beh ecco non sono mai stata sicura di noi due. Neanche quella sera dove ci siamo avvicinati, piano piano sempre di più e le nostre labbra si sono sfiorate piano... Neanche quel pomeriggio in cui ero seduta sulle tue gambe e aspettavo l'inizio dei balli di gruppo... Ma quella sera sì. Quando correvamo sotto la pioggia coperti soltanto dalla tua giacca. Quando mangiavi vicino a me. Quando ballavamo insieme e alzavamo gli occhi al cielo. Quando parlavamo su quei divanetti al bar. Quando mi asciugavi le lacrime e mi dicevi che per me saresti voluto rimanere un bel ricordo. Quando mi sussurravi: piccola stella senza cielo... Ecco. In quei momenti ho capito che sei una persona importante. Ma si sa, è un villaggio turistico. Si sa, alla fine di quella settimana ognuno deve tornare al proprio paese, alle proprie abitudini e alla sua quotidianeità. Si sa, dopo quei 7 giorni da favola il sogno si spegne e cominciano i tempi duri. Sembra passata un'eternità da quando le nostre mani si sono toccate per l'ultima volta e sono annegata sui tuoi occhi blu. Sembra un'eternità... All'inizio sembrava tutto bellissimo. La distanza non contava. Ti avevo con me, tramite quei messaggini dolci che mi inviavi. C'era il tuo nome in quel display un pò rovinato... Ma col passare dei giorni i messaggi stanno diventando sempre meno. è iniziata la scuola, si riprendono le abitudini di sempre, di tutti gli anni, di tutti i giorni. "è un peccato per quelle promesse, oneste ma grosse". Ehi Liga, sai hai ragione! Perché questo ragazzo bellissimo mi aveva promesso che non ci saremmo persi. Che una distanza di qualche ora non avrebbe diviso due persone così speciali. Che ci saremmo rincontrati a Capodanno nella capitale. Cazzate? Ora sembra proprio così. Mi manchi teso... Mi manca stare con te sempre, e comunque. Mi manca sentirti accanto, sentire il tuo respiro e respirare insieme, contare i battiti del tuo cuore e vivere dei nostri attimi. Sembrava tutto un gioco... Per me è diventato qualcosa di più. Che ci posso fare? Ci proverò, sì te lo posso giurare. Proverò a pensare: era tutta una ca**ata come è giusto che sia. Tu a Bari, io a Macerata. Invece di combattere per qualcosa, teso... Ci siamo arresi. Ma va bene così. Va bene così...

15 settembre 2010

Categoria: Lettere