Lettere

da Madame Hysteria

Ciao bambino. Sono io, tua sorella. Quella che alla notizia del tuo arrivo è sprofondata. Quella che forse non capirai mai.
Quella che forse faticherai a riconoscere. La figlia di tuo padre.
Sono io, tua sorella. Quella con cui litigherai spesso. Quella che ti aiuterà nei momenti difficili.
Io ne ho passati tanti sai piccolo? Perchè io un padre non l'ho mai avuto.
Ora è tuo. Goditelo bambino mio, giorno per giorno. Fallo almeno tu.
Apprezza ogni suo singolo gesto. Amalo anche quando per rabbia ti ignorerà.
Accetta ogni sua piccola ma immensa manifestazione d'affetto. Fallo almeno tu.
Amalo anche quando non si ricorderà che classe fai, amalo anche quando penserà prima a sè stesso che a te.
Non soffrire piccolo, la colpa non sarà mai tua.
Crescerai, pian piano, e giorno per giorno ti sembrerà sempre più difficile sopravvivere. Ma io ti amerò.
Crescerai, pian piano, e giorno dopo giorno ti sembrerà impossibile superare tutti quegli ostacoli. Ma io ti amerò.
Cederai un giorno bambino, sarai stanco di lottare un giorno. Ma io ci sarò.
Dovrai lottare. Lottare per essere felice, lottare per tenerti stretto un sogno, lottare per quello in cui credi bambino.
La vita è questo, una lotta continua per esserci. Per dire al mondo che tu ce l'hai fatta.
Ti invidierò un po' bambino, invidierò la tua infanzia felice. Invidierò le carezze che riceverai.
Invidierò i giocattoli, le ninna nanne. Ti invidierò tutto ciò che non ho avuto io da tuo padre.
Sai bambino, prego giorno per giorno che la tua vita sia come tu la vuoi. Senza dolore. Piena di sogni.
Sai bambino, prego giorno per giorno che la tua vita non sia mai legata ad una canzone stonata.
Non ti auguro storte melodie. Ne tanto meno stupide reazioni.
Vorrei solo che il tuo cuore non piangesse mai, vorrei. Vorrei troppe cose per te.
Vorrei darti tutto ciò che non è stato dato a me. Tutte quelle parole e carezze che ho cercato troppe volte in braccia sbagliate.
Quelle carezze che non ti saranno mai negate piccolo. Tu sarai quello che avrei sempre voluto essere io.
Non so ancora se sei un bambino o una bambina. Papà non mi parla di te. Passa il tempo a giustificarsi.
Io invece nel frattempo a te ci penso. In silenzio, di nascosto.
Quindi bambino, ti assegno un compito, un compito che dovrai svolgere per tutta la tua vita giorno per giorno.
Vivi anche la mia vita. Vivi quella che non ho vissuto io. Realizza anche i miei sogni. Vivi per due.
Abbraccia papà ogni giorno, sorridi alle sue battute stupide, sii felice di averlo accanto.
Apprezza bambino. Apprezza ogni cosa della vita.
Ora su questo foglio scorre la mia realtà, una realtà che non vorrei. Che non voglio accettare.
Ma la vita è questa piccolo. Se lo vuoi ogni sogno diverrà realtà.

Ciao bambino. Sono io, tua sorella. Quella che alla notizia del tuo arrivo è sprofondata.

14 settembre 2010 - Bologna

Categoria: Lettere

da anima fragile

ciao sorella non so chi sei, non lo saprò mai.ti scrivo per la tua infanzia senza padre e per il tuo dolore. anche il mio bambino meraviglioso e dolcissimo non ha più il papà perchè lui da codardo ha scelto di scappare da noi per un'altra lei. tu devi essere molto giovane, ho letto nelle tue parole il senso di assoluto che è tipico della tua età, ma ci ho letto anche il disperato desiderio di perdonre. sei un'anima pura e nobile e meriti la felicità. vorrei augurartela vorrei ti arrivasse ma non so se la vita ha tempo per queste cose... per il mio piccolo mi auguro le stesse cose che tu auguri al tuo fratellino non ancora nato e assolutamente innocente. dici che per lui tu ci sarai e sono certa che sarà così il mio bambino invece non avrà nessuno nemmeno la fortuna di una sorella come te... ciao sei grande... auguri per tutta l tua vita!!!!

16 settembre 2010

da Madame Hysteria

grazie mille per le tue parole, mi hanno colpito molto... non pensavo che qualcuno avrebbe letto la mia lettera e avrebbe capito le mie emozioni... ti ringrazio davvero tanto. auguro tanta felicità anche a te e al tuo bimbo, sono sicura che non gli mancherà mai nulla, per fortuna ha te :)

19 settembre 2010 - Bologna