Lettere

da me per te

Una dedica per te non te l'aspettavi nè?! E invece eccola qua, come mi è venuta e chi lo sa!!...
Ebbene si, ho voluto iniziare con una "libera" interpretazione di una canzone di Vasco che tu dal concerto mi avevi dedicato.
Ho deciso di iniziare cosi, per finirla così.
In questi mesi, ben 7, non ho mai impugnato una penna, neppure telematica, per scriverti.
Non l'ho fatto mai. Lo faccio ora, per scrivere il the end di una storia che forse non ha mai neppure avuto il C'era una volta.
E' difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.
Se non hai capito già, che mentre tu credevi io fossi innamorata del "tronista" di turno, io mi domandavo se fossi invece invaghita di te.
Se non hai capito già, quanto ho voluto starti vicino, quando questo significava farti dei piccoli regali, dei lunghi messaggi, quando significava far battute idiote per strapparti un sorriso.
Se non hai capito già, che alcune giornate io silenziosamente le ho piegate ai tuoi di impegni, pur di vederti, anche solo per un'ora, anche solo per mezz'ora.
Se non hai capito già, che è con te per la prima volta ho voluto sognare in grande! Pensare ad un futuro importante.
Se non hai capito già, che il resto delle persone che mi corteggiavano sono state allontanate.
Uscire con loro non aveva più senso. Cercavo in loro un mondo a loro troppo lontano. Cercavo semplicemente il tuo di mondo.
Se non hai capito già, che avrei speso, energie, tempo, speranze e sogni pur di iniziare a viverci.
No non lo hai capito.
Hai parlato in grande, sempre.
Hai agito in piccolo, sempre.
Non ti sei accorto, o forse non te ne sei voluto rendere conto, di quanto stessi diventando importante per me.
Quando c'eri, anche solo di voce e non di corpo, eri perfetto.
Purtroppo tu ci sei stato troppe poche volte.
TI ho chiesto di non deludermi, come mi era già successo in passato.
Hai promesso ed hai giurato.
Ma cosi non è stato.
Ieri sera, ho deciso di allontanarti definitivamente dalla mia vita.
Mi sono accorta che per l'ennesima volta, io stavo dando 100 e ho ricevuto sempre 10.
E' un distacco, doloroso, non lo nego.
E' un distacco, che ha già portato lacrime amare, in un letto solitario nella calda notte di fine primavera.
E' un distacco, che fa male, e mette ansia.
E' un distacco, che fa riaffiorare nei momenti più insensati, i bei ricordi, pochi, che ci hanno unito.
Ogni volta un colpo all'anima.
E piango anche adesso.
Adesso che ti sto scrivendo questa dedica.
Su un sito internet che tu non conoscerai mai, una dedica che tu non leggerai mai, un amore che tu non te ne accorgerai mai. più.
E' finita. e ho pensato di non scriverti un messaggio per dirti che ho deciso di allontanarmi da te.
In questa NOn storia ho fatto tutto da me.
E dunque il pensiero peggiore non è quello di divedermi da te, ma quello di staccarmi dall'idea che su di te mi ero fatta.
E' andata come poteva, come doveva, quante briciole restano dietro di noi...
peccato solo per quelle promesse, oneste ma grosse.
Si le mie caro avvocato, era promesse grosse ma oneste allo stesso tempo.
Ci vuole coraggio, e costanza a portarle avanti.
A non farle sembrare parole al vento, a non farle scappar via dallo stesso.
Le mie promesse era salde nei miei pensieri, anche quando mi facevano paura, anche quando mi sembrava di non essere piu in grande di gestirle, anche quando pensavo "chi me l ha fatto fare".
Le mie promesse son sempre state li, e io con loro.
Non ti ho mai capito fino in fondo ed è questo ciò che più mi fa rammaricare.
Chissà che hai pensato di me, di noi e di quello che ci stava capitando.
Chissà che hai pensato quando mi vedevi comparire all'improvviso, o quando ti mandavo quei mex anche pieni solo di una faccina sorridente.
Chissà che hai pensato quando ti ho regalato quel disegno.
Chissà che hai pensato quando facevo la voce brutta, quando diventavo polemica.
Chissà se hai pensato, a come poteva diventare, essere un noi.
Chissà.
Ecco, se la nostra storia dovesse essere un libro, la farei concludere con questa parola: chissà.
Con il dolce ricordo di quello che è stato, con l amaro rammarico di quello che poteva essere.
Senza che tu te ne sia accorto, senza che a tratti neppure io me ne sia accorta,
TI HO AMATO.
Senza che tu te ne accorgerai, io e il mio amore, le mie attenzioni e i miei sogni su di noi, stiam facendo le valigie.
Andremo lontano da te, tanto lontano.
Per ritrovare quell'equilibrio sopra la follia.
Chissà.
Da S. per A.

25 maggio 2010

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