Lettere

da Daf

Dedicata a te,
che aspiri a cosa grandi e piccole.
Succede raramente, ma a volte ho paura di te. Sei tutto ciò di cui ho sempre tenuto celata la necessità. Senza rendermene conto.
Non ti chiedo di andare al cinema. Non ti chiedo regali o telefonate lunghe ore. Non voglio andare fuori a cena, non mi interessano i lumi delle candele. Io ti amo, semplicemente di quell'amore che racchiude in sè tutto quello che al mondo esiste di più essenziale.
Me ne prendo cura, come fossi un abile giardiniere, perchè somiglia incredibilmente ad un'orchidea rara e fragile.
La foschia mi spinge quasi a fermarmi. Sedermi. So che domani non finiranno le gallerie buie dentro cui camminare, ma in tutte le strade che percorro io vedo te, luce lontana, e se le lucciole voleranno intorno.. andrò, sempre oltre.
Chiedimi se sono felice. Con te in me. Nelle mie membra intrise. Chiedimi se sono felice.
Adoro la tua vita densa. Amo i tuoi vuoti esistenziali. Mi commuovono i tuoi confusi bisogni di rivolta, di giustizia e di compensazione.
"Che strani giorni amore, leggeri fra le nuvole e resta addosso il male e il bene.. nascondo tutto, tutto nelle vene.. Come sorridi tu nessuno, come mi guardi tu nessuno.."
Grazie.
Tua.

28 gennaio 2009 - Roma

Categoria: Lettere