Lettere

...ed eccomi qui a scriverti...non so bene nemmeno io per quale motivo...so soltanto che sono passate esattamente due settimane da quel lunedì...e da quel giorno non ti ho più sentito...ho ricevuto sporadiche notizie di te da Chiara, quando le chiedevi di me e le dicevi che era una situazione instabile che non poteva andare più avanti, che sei confuso, non sai cosa fare della tua vita, che non torni più indietro ma che hai la consapevolezza che io ero quella giusta...sai che ti dico? Che sono stanca...e ti ho forzato a prendere quella benedetta decisione...e dal codardo che sei ti sei subito tirato indietro...belle parole che mi dicevi...quante ne ho sentite in tutto questo tempo...per quattro lunghi anni ho sempre cercato di far funzionare le cose...all'inizio mi sentivo come una madre che protegge il suo bambino indifeso...era una gioia poterti stare accanto, sostenerti in ogni piccola cosa...era bellissimo guardarti negli occhi e trovare la stessa luce che avevano i miei quando ti guardavo...e allora mi chiedo...che cosa abbiamo fatto in tutto questo tempo? Io sono stanca e con il cuore a pezzi...se solo potessi vedermi adesso...se solo potessi capire tutta la fatica che sto facendo, l'impegno che ci sto mettendo per lasciare tutto alle spalle...ma è ancora un pesante macigno...e ancora mi dico che non è finita...non abbiamo parlato a quattrocchi e questo è il mio più grande rancore...quante volte ho atteso, invano, una tua decisione...e mi sono sentita dire che ti ho viziato troppo, che nonostante tutto avrei dovuto lasciarti andare molto tempo prima...e questo mi fa capire che in realtà non mi hai mai capito profondamente come ho fatto io...non hai mai capito che tutto ciò che volevo era stare con te senza tutte quelle inuitili complicazioni che tu stesso creavi...hai posto un muro davanti a noi...un muro che ho cercato sempre di scalare e quando finalmente credevo di essere arriavata in cima, tu mi hai ributtato giù con un soffio gelido...non sono arrabbiata con te, sono soltanto enormemente delusa...e questo è ancora più grave...non riuscirò ad ignorarti...lo sai...verrà il giorno in cui ci ritroveremo uno di fronte all'altra...e allora non saprò come reagire...forse questo momento non accadrà mai...devo mettere in conto anche questo...io avrei voluto sposarti, lo sai...quante volte ne abbiamo parlato? Quante volte mi hai detto che sono la donna della tua vita? E cosa hai fatto per rendermi tale? Nulla...assolutamente nulla...Fantastico arrivare a 19 anni già stufa...stufa di questo mondo, di questa vita...tu non puoi neanche immaginare quanta gente mi ha detto: "Il mondo è pieno di uomini..."...e io mi infurio, sul serio...perchè ognuno di loro dovrà fare i conti con te in futuro...cosa me ne faccio di un uomo vuoto? Io con te potevo parlare, potevo ridere, essere me stessa...e adesso? Posso dare la mia anima a qualcun altro? Ne dubito...ho esaurito la mia fonte d'amore...per me non esiste più nulla adesso...spero solo che tu possa essere felice un domani...e che tutto quel buio si diradi, scacciato via dal fulgore di un nuovo sole che brilla sul tuo cammino...la solitudine è la nostra amica più cara...prendiamola per mano...lei non ci lascerà mai soli...ti ho amato, ti amo e ti amerò...fino alla fine...

10 dicembre 2007 - Pisa

Categoria: Lettere