Lettere

da Puffa per Falco

Mi manchi... e tanto poi... inutile dire che non riesco a dimenticarti e che ogni volta che ci provo mi sembra più difficile.
Inutile dire che nessuno come te ci potrà mai essere, perché oltre ad essere unico nel tuo modo di essere, sarai sempre per me il primo ragazzo che ho avuto e che ho sempre desiderato...
Sai, tante volte penso al nostro passato, ai momenti trascorsi con te e, se il mio orgoglio non mi permette di dimostrartelo, provo una grande emozione quando sei tu il primo a ritirarli fuori scherzosamente quando parliamo.
E anche se lo fai involontariamente, sono sempre i momenti più belli, non quelli in cui abbiamo sofferto.
Certo, non dici mai che mentre facevamo queste cose eravamo fidanzati o che mi amavi o che ti sono mancata. No, non voglio questo, già è difficile per me pensarti lì che racconti di questa estate come un periodo felice, che forse non potrà mai tornare. Già, è strano come tutto quello che abbiamo passato ci abbia segnato così profondamente da non volersene più andare via.
Sì sono felice di aver riallacciato i rapporti con te in questi ultimi mesi, era una cosa che volevo da tempo, ma che non riuscivo mai ad ottenere. Come sempre hai fatto tu il primo passo ed io sono rimasta a guardare, senza muovermi.
Sei cambiato, e forse sono cambiata anch?io. Se solo potessi tornare indietro, se solo potessi cancellare i miei errori, se solo potessi scansare il mio orgoglio che non mi permette di abbracciarti di dirti che ti amo, si, che ti amo, ti amo come non mai, ti amo come sei, ti amo come ho sempre avuto paura d?amarti.
L?ho capito solo ora, ora che non posso più stare con te, ora che posso solo vederti ridere, scherzare, portare in giro qualcuno, guardarmi di nascosto forse per paura che tutto ricominci di nuovo.
Solo nei tuoi occhi, i tuoi bellissimi occhi castani sfumati di verde, posso vedere la persona che sei. Perché io so che dentro di te quella persona c?è, l?ho potuta vedere, accarezzare, baciare e se ora si nasconde c?è un motivo. È la tua solita barriera, la maschera da duro che ti sei costruito. No, io ti vedo e la riconosco la persona sensibile e dolcissima che c?è in te, è quella che tiro fuori quando ci guardiamo negli occhi, quando quella volta dopo sette mesi mi hai abbracciato, come sai fare solo tu.
Sei l?unico che riesce a farmi venire una stretta allo stomaco quando mi passi vicino. Sei l?unico che quando sostiene il mio sguardo non ha paura di perdersi nei miei occhi neri.
I tuoi non li ho mai dimenticati. E tu? Mi ricordo ancora quando pippo disse ? Guarda che occhi, ma dove la trovi più una ragazza con degli occhi belli come i suoi?? e tu non hai risposto, mentre mi osservavi e sorridevi con il tuo sguardo innamorato. I tuoi occhi brillavano e, anche se non ero una ragazza perfetta fisicamente sapevi vedere la bellezza di ogni parte del mio corpo e per questo ti devo ringraziare, perché se tu hai capito cosa in me era bello, gli altri ragazzi da quel momento si sono accorti di me.
Mi hai fatto crescere, hai tirato fuori il meglio di me. E se ora mentre scrivo sto piangendo è tutta colpa tua, che ogni volta che ho un rapporto con un nuovo ragazzo piombi lì e rovini tutto.
Perché mi hai lasciato? Era tutto così bello insieme, così semplice ed efficace.
Non sopportavi l?idea di sentirmi lontana per un mese? Sono stata male sai? Mi hai fatto soffrire, sei stato i primo ragazzo che ha scavalcato il mio orgoglio facendomi piangere. Quando mi hai mollato sono venuta a cercarti sotto la pioggia. Sei scappato ed io sono scoppiata in lacrime, mentre pippo mi reggeva disperata di vedermi così come non mi aveva mai vista. Mi sono dovuta mettere seduta per quanto piangevo e i miei capelli completamente bagnati coprivano i miei occhi che tu avevi saputo far brillare.
Quando sono arrivata a casa di sara cercando di trattenermi, lei dormiva. La sorella, stupita di vedermi, appena sono entrata, completamente bagnata, non mi ha chiesto nulla. Ha aperto le sue braccia e mi ha stretto forte mentre singhiozzavo dicendo ?mi ha lasciata, oggi mi ha lasciata... ? . Sara si è svegliata e quando ha visto che ero disperata ha capito subito ciò che era successo.
Mi ha fatto entrare nel suo letto e mi ha coccolato stringendomi più forte che poteva. Ma io oltre ad essere triste ero arrabbiata con te. Si, appena mi sono ripresa leggermente ho provato ad odiarti, con tutta me stessa. Mi sono strappata i tuoi orecchini dall?orecchio, il tuo, quello che portavi sull?orecchio sinistro, il più bello che avevi e anche quello più piccolo che mi avevi regalato al mio compleanno che tenevo sul mio secondo buco. Ho aperto il mio cellulare sbattendolo e ho tirato via la tua foto insieme al portachiavi che mi avevi regalato, sul quale c?era ancora l?odore della tua pelle.
Sara mi ha tenuto fino a quando non sono crollata sul letto, disperata. I nostri ricordi sul pavimento bianco della sua cameretta. Ed è stato in quel momento che lei ti ha chiamato insultandoti come aveva sempre pensato di dover fare. Mi aveva detto che mi avresti fatto soffrire ma io non volevo ascoltarla ed era giusto così.
Ma adesso, adesso che doveva farlo sentiva la tua voce triste fino al momento in cui tu dissi ? Ma cosa ti credi, eh?! Io piangevo quando lei non c?era, stavo male anch?io non solo lei. Ci ho pensato giorni e giorni prima di farlo, ero stanco di soffrire.?
Da quell?attimo ho capito tutto ed il mio cuore si è spezzato a sentire quelle tue parole così cariche di amarezza. Non ero l?unica a soffrire, ma forse ero l?unica a farlo vedere. Tu non avresti saputo mostrarti a carte scoperte, e così ti rinchiudevi in camera tua a piangere, sul letto da dove mi inviavi i tuoi messaggi con scritto che mi stavi pensando e che speravi di sognarmi quella notte. Io ti ho sognato spesso, ed ancora continuo a farlo. Sognavo le cose più assurde, tra queste di vederti in Sardegna vicino a me durante quella vacanza che sembrava non dover finire mai. Ora, ripensando a tutti i messaggi che mi hai scritto, a tutte le parole che mi hai detto, ho capito che veramente sono stata unica per te, come d?altronde tu lo sei stato per me.
L?altra volta ti ho visto mentre cercavi di sentire quello che stavo dicendo a Pippo, ti ho visto anche sorridere quando ho detto che se fossi andata in Inghilterra avrei scampato una settimana di vacanza con i miei.
Cosa significa? Questo lo sai solo tu, come tutte le risposte che ho cercato di avere, ma che non mi hai mai dato.
Ciao falchetto dei miei sogni, ti amo ancora e ricordo i tuoi occhi stupendi come se fosse ieri. Nonostante tutti i miei sforzi, sei rimasto incollato lì, sul mio cuore. Dolce Puffetta

28 marzo 2006 - Ascoli Piceno

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