Lettere

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da mimi per sabry

Ciao Sabry, spero che tu ci sia, ho tanto bisogno di chiarirmi, ma non so come fare. Dopo tanto tempo, tanto pensare, sono sempre al punto di partenza. purtroppo vorrei poterne parlare qui con te, ma non posso perchè c'è una persona che legge quello che scrivo (anche se capisce solo quello che gli pare). Scambiarci le e_mail qui non è possibile ed io in chat non posso entrare.
Vorrei avere la tua forza, la tua determinazione, ed invece spesso mi sento una larva che sopravvive, anche se non potrei permettermelo. Non ho fiducia in me, non ho ambizioni, aspettative, mi accontento, ma al contrario del detto popolare, non godo: sopravvivo. Non sono depressa, attenzione, sono solo confusa ed ho paura di tante cose, del futuro, di far male agli altri, di far soffrire chi amo, per questo evito chi mi sta intorno.
Basta, non ero venuta qui per angosciarti. Ciao

17 agosto 2005

Categoria: Lettere

da sabry

Ciao Mimi, non mi hai angosciato e ho capito che non sei depressa.Sei normalissima, credimi.Tu vedi in me tanta determinazione, be' grazie, non so cosa dire, forse l'unica mia forza è che sono in grado di capirmi e di approfondire i miei tormenti meglio di quanto possa fare qualsiasi analista..anch'io sento in quello che dici una certa empatia con la mia situazione, forse io ho passato la fase in cui mi sembrava semplicemente di esistere e di respirare.C'è tutto un mondo di sofferenza che si accumula e l'unico modo per me x andare avanti è continuare a rivivere le angosce di quel periodo, accettare di essere stata male e di aver avuto bisogno di aiuto, io che sono sempre stata abituata a fare tutto da sola e forse a crescere troppo in fretta.Mi sembra di leggere fra le tue righe che tu sei nella fase in cui stai a accumulando del rancore, che si e'
sedimentato nel corso degli anni e senza rendertene conto la tua rabbia per
tutto quello che hai dovuto affrontare, anche tu da sola, senza nessun aiuto, ti sei creata il vuoto intorno a te, ti senti addirittura in colpa x quello che sei, Sai Mimi, tu sei una brava ragazza, sono sicura che sei dedita al dovere e quello che fai lo fai anche bene, anche piu' di quello che dovresti fare.Ma poi arrivano dei momenti come questo in cui
tutto questo ci sta stretto e sentiamo di scoppiare. Lo provo anch'io e ti
sono solidale, se mi volto indietro a volte credo di aver vissuto solo degli
sprazzi di vita vera, ma al contrario di te io non posso deludere le persone che mi stanno accanto xchè hanno bisogno di me, loro mi danno la forza per reagire e mi sono imposta di convertire il
malessere che mi accompagna da sempre in un sentimento piu' positivo, giorno dopo giorno, per poi sentirsi i9n colpa, rodersi, struggersi,rialzarsi ancora piu' fiera di se' e l'unico modo è accettare di avere un problema e sapere che non hai niente da vergognarti x questo
Ti lascio dicendoti che sono contenta di averti
ritrovato anch'io ho bisogno di te... grazie

17 agosto 2005

da mimi

Geazie Sabry, ti ringrazio davvero per le tue parole. Lo sai, io e te abbiamo passato le stesse esperienze, per questo puoi capirmi più di chiunque altro e centri in pieno l'argomento. Non sei come gli altri, che mi dicono che sono depressa, malata, pazza ed hanno paura e mi allontanano, facendomi sentire un'extraterrestre su questa terra, alimentando i miei sensi di colpa. Tu hai passato quello che ho passato io, ne sono convinta, l'ho capito da ciò che scrivi. Anch'io non posso deludere e abbandonare ciò che mi circonda e mi riempie la vita, ma a volte è davvero difficile superare i periodo NO. Non riesco ad impormi di convertire i mei malesseri e malumorii n cose positive, è qui l'unica differenzia tra me e te: o sono debole, troppo debole e fifona. Non mi vergogno dei miei problemi, anzi ne vado fiera, ma non sempre riesco ad affrontarli, ad avere la FORZA e la determinazione per affrontarli e superarli, tutto a causa della folle paura di sbagliare ancora e di ferire e perdere quello che ho creato.

19 agosto 2005

da Anonimo

Eccomi, ci sono...sai mi fai tanta tenerezza, in te rivedo me un anno fa e se vado ancora un po' + indietro ritrovo la paura di cui parli tu, la paura di sbagliare, di deludere gli altri, la paura di me stessa e delle mie reazioni esagerate.A volte si ha paura di perdere il controllo della situazione, di attaccarsi troppo a qualcosa e di distruggerci x quella cosa... io ho avuto problemi di dipendenza in generale e si sono manifestati in mille sintomi che ho saputo riconoscere, forse xchè mi sono sempre interessata alla vita e mi sono sempre chiesta come si fa a raggiungere il tanto desiderato Equilibrio...difficile, difficilissimo x me, spesso mi ritrovo ad oscillare da un estremo all'altro e solo in pochi momenti, in quelli in cui mi impongo di essere serena, mi accorgo di trovarmi nel mezzo... Scusa se a volte parlo così in generale, non voglio fare la misteriosa e nè tirare a indovinare se quello che sento lo senti anche tu... so così poco della tua situazione e non penso che elencandoti i particolari della mia esperienza ti possa essere piu' vicina di cosi... Posso solo aggiungere che nel mio passato ho dovuto subire situazioni pesanti in cui gli altri mi hanno fatto sentire insicura xchè qualsiasi cosa facessi era sbagliata, anche l'aria che respiravo e in questo clima è difficle reagire, ogni mossa che fai porta il peso del giudizio degli altri al punto che poi anche quando cresci ogni tua scelta diventa drammaticamente piena di dubbi e carica di sofferenza, xche' ti senti responsabile della tua vita, xchè sei cresciuta ma non hai ancora le ali x volare eppure DEVI scegliere, devi dare un senso al tuo percorso, devi darti degli obiettivi e impegnarti a raggiungerli... Tutto qs finche quei traguardi che prima raggiungevi per far piacere agli altri non diventano i tuoi traguardi, i tuoi piccoli successi, quelli che se anche non sono il massimo della perfezione ti fanno dire, l'ho fatto da me, da sola, è una cosa mia e niente e nessuno me la può toccare... continuo a dilungarmi in fiumi di parole.Io credo tanto all'empatia e non so perchè ma ho tanta fiducia in te, sento che sei in gamba e che sicuramente ce la farai.Anche tu hai una grande capacità di capirti e credimi, è davvero il primo fondamentale passo.
Ora chiudo, mi sa che ti ho angosciato io oggi.UN BACIO GRANDE GRANDE.ciao Mimi

21 agosto 2005

da Sabry

Scusa Mimi, avevo dimenticato di firmarmi prima.La dedica precedente è mia.Bacini
Sabry

22 agosto 2005

da mimi

Sabry, quando leggo le tue parole, mi senbra di ascoltare la mia parte razionale e ragionevole, ma che dura poco, xchè viene sovrastata dalle solite paure, dalle insicurezze, ecc. Comunque confermo quello che hai detto, è successo anche a me, ma non mi sono ancora temprata per superare tutto e sorridere. Anch'io vorrei tanto andare un pochino più nel dettaglio per poterti chiedere meglio consigli, ma ti ripeto, qui non è possibile, non sono paranoica, ma qualcuno che mi conosce bene legge ciò che scrivo e tira male le sue conclusioni.
Ora ti saluto e spero che mi scriverai presto, ed in attesa ti auguro una felice e serena settimana... ciao dolcissima Sabry

22 agosto 2005

da Anonimo

La paura è un'emozione fondamentale.Per anni è stato il mio difetto xchè mi ha sempre fatto chiudere nel mio guscio, mi ha sempre fatto diffidare negli altri, mi ha fatto sempre credere che nella mia torre d'avorio niente e nessuno avrebbe pututo farmi del male... a volte mi sono sentita come inchiodata e bloccata;col tempo, tanto tempo, ho scoperto che se tenute a bada le mie emozioni a volte mi mettevano le ali ai piedi e anche la mia timidezza, che è sempre stata un tarlo fisso x me e mi ha fatto sempre passare per una snob o per una insensibile ai problemi degli altri, piano piano è diventata dolcezza, magari anche goffaggine... Le paure infantili non mi lasceranno mai, questo lo so, ma a me è servito molto fare un tuffo nel passato e ripercorrere, cercare di capire cosa era successo e cosa mi aveva spaventato, cosa aveva ragione di essere pauroso e cosa invece era stato ingigantito dalla mia ansia.Tutto piano piano si ridimensiona, acquista il giusto peso, anzichè venire soffocato o evitato perchè tanto prima o poi i nodi vengono al pettine e bisgnoa affrontarli altrimenti rischiano di riaffiorare, forse fra 10 anni, quando si credeva tutto risolto e invece no.
La vita ci porta ciclicamente a ripercorrere fasi che credevamo superate e non basta purtroppo capirle con la parte razionale di noi.Bisogna essere capaci di riviverle, con tutto il carico di lacrime... insomma meglio piangere adesso e lasciare che il cuore se ne faccia una ragione, piuttosto che continuare a sopravvivere trascinandosi addosso tutto questo. La paura + grande per me è stata proprio questa:la paura di affrontare me stessa, forse xchè credevo di trovare dentro di me chissà quali mostruosità. Invece scavando ho trovato che la colpa di quello che sono io non è mia e non deve essere mia e questo è il vero pensiero che mi dà quella forza che tu hai intravisto nelle mie righe.
La colpa non è nostra e niente ci da il diritto di addossarcela. Certo ora abbiamo un bel fardello addosso xchè spesso le persone come noi che lottano e fanno di tutto per capire xche' si sentono cosi smarrite vengono fraintese e vengono scambiate per le solite che fanno le vittime e si piangono addosso...
Chiediti da dove viene la tua paura, non smettere di farlo e forse un giorno ti accorgerai che anche nella vita quotidiana ti troverai davanti alle stesse situazioni che ti avevano fatto paura... prova allora a riconoscere quel momento e a dargli una svolta, a cambiare la tua reazione. Non riuscirai a farlo le prime volte, ci vuole allenamento, volonta',e tanta pazienza con te stessa. Accetta i fallimenti e prova a rialzarti e a riprovarci al prossimo tentativo. Quando ci riuscirai sarà il tuo piccolo successo e ti darà coraggio. Ce la puoi fare. So che è faticoso, avrei voglia di raccontarti tante cose.TI voglio bene.Cerca di stare serena
Sabry

22 agosto 2005

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