E poi hai deciso di allontanarmi per sempre.
Lo so, è passato tanto tempo, forse troppo.
Ma io quel momento lo ricordo come se fosse ieri.
Ricordo la tua decisione, improvvisa e tagliente,
di escludermi dalla tua vita, come se fossi un errore da cancellare.
Forse è stato l’orgoglio a parlarti.
O forse è stata la paura
paura che la mia presenza potesse mettere in discussione
quel fragile equilibrio che chiamavi ‘vita’.
Forse non eri pronto a riconoscere cosa significassimo davvero,
non per la mente, ma per il cuore.
Perché i nostri cuori, quando si sfioravano,
non facevano rumore,
ma battevano all’unisono,
come se il mondo si fermasse un istante
per ascoltarli.
Eppure hai scelto il silenzio.
Hai preferito la distanza alla verità,
l’assenza alla possibilità di qualcosa di profondo.
Ed è questo che fa più male:
sapere che qualcosa di così raro e autentico
è stato abbandonato non perché non fosse reale,
ma perché faceva troppa paura.
E così resta questo dolore sordo,
questo amore impossibile
che vive solo nei ricordi,
ma che, in fondo,
non ha mai smesso di battere dentro di me.