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da Ti manco
Eravamo la vertigine prima del salto,
la mano tesa che nessuno afferra.
Un amore nato sbagliato,
ma così giusto da far tremare le ossa.
Ci siamo scritti in un linguaggio che nessuno sa leggere,
tranne noi.
Ogni distanza era una fiamma,
ogni attimo rubato un incendio sotto pelle.
Eravamo ciò che si sogna con febbre alta,
ciò che si perde anche quando lo si tiene stretto.
Tu, la mia tregua mai concessa.
Io, la tua guerra mai vinta.
E in questo eterno ritorno di sguardi mancati,
di parole non dette,
restiamo prigionieri l’uno dell’altro…
come il mare lo è della luna:
lontani,
ma destinati ad appartenersi
senza mai toccarsi davvero.
23 agosto 2025
da Anonimo
Complimenti per la poesia, bellissima e dannatamente complicata. Se questo mare e questa luna esistono davvero però, forse dovrebbero almeno mandarsi qualche cartolina! In fondo, anche la luna ogni tanto fa una smorfia, e il mare ride sotto le stelle!
24 agosto 2025
da Felix
Cara "Ti manco"...ho letto le tue dediche e sono di una potenza espressiva stupefacente! Riesci a coniugare le emozioni con le parole e gli eventi in maniera eccezionale. Mi complimento e spero che la persona a cui dedichi questi spazi carichi di eccezionalità possa condividerli con te nella realtà perché sarebbe davvero inaccettabile perdersi per sempre. E scrivi che è davvero un piacere leggerti... Oltre che l' immensità di brividi anche se non siamo i destinatari dei tuoi pensieri.
24 agosto 2025
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