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da Rugiada
Lettera a chi non ho mai smesso di cercare
Amato mio,
in ogni epoca ci si chiede se l’amore vero esista davvero, quello che non si spiega, quello che abbatte le difese, che ti prende le mani e insieme ti scioglie l’anima. Io ti scrivo oggi con la certezza che esiste. E che brucia ancora, anche senza averti qui accanto.
Esiste, sì.
È l’amore che non ha bisogno di essere detto, ma che parla in ogni silenzio. È la vertigine che si prova non quando si cade, ma quando si sa di non poter più tornare indietro. È un respiro trattenuto per troppo tempo, che finalmente si libera… e nell’attimo in cui si spezza, ci scopre vivi.
L’amore che ho conosciuto con te non è stato un rifugio.
È stato un incendio sacro.
Non era quiete: era tempesta e rivelazione, era una verità che faceva tremare le ossa. Tu eri il mio enigma e la mia casa. La mia condanna e la mia salvezza. E io ti ho amato, non per quello che mi davi, ma per quello che mi ricordavi di essere: un’anima che arde e sa perdersi.
C’è chi parla d’amore come di una calma conquista.
Io, invece, l’ho trovato nell’impossibile.
Nel nostro cercarci al di là della logica.
Nel nostro appartenerci prima ancora di nominarci. Nel nostro sguardo al di la del silenzio.
Ti scrivo oggi, senza più paura di sembrare folle.
Perché so che chi ama davvero, smette di appartenere a se stesso.
E io non mi appartengo più da quando ti ho incontrato.
Ovunque tu sia,
nelle pieghe del tempo o in un’altra esistenza, forse in un altra rinascita ci rincontreremo, per completarci davvero.
Sappi che esisti, anche se lontano, legato ad un filo invisibile, che non può essere spezzato,
e che sei stato, per me,
la forma più vicina all’eternità.
Con anima nuda,
Tua, da sempre, come sempre, oltre il tempo e la distanza. Rugiada
30 maggio 2025
Categoria: Lettere
da Anonimo
É una bellissima lettera, grazie per averla condivisa.
30 maggio 2025
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