Drammatiche

da Manuel per Roberto

Non è stato facile per me aprire quella porta. Avevo ancora il fiato corto, le mie gambe tremavano, il cuore batteva forte e gli occhi erano rimasti senza lacrime. Non era quello il tipo di telefonata che volevo ricevere, anche se sapevo che da un momento all'altro sarebbe capitato. Ti sei arreso già da tanto tempo. Alle volte mi chiedo se non ti avessi motivato abbastanza nel rimetterti in piedi. Mi sento in colpa. Giro la maniglia, apro la porta. Ci sono gli agenti di polizia nella stanza, si girano e mi guardano. Uno di loro si avvicina verso di me. Mi chiede chi sono, cosa ci faccio qui. Il tempo rallenta, sento l'aria che mi gonfia il petto, mentre un'ultima lacrima mi scende dalla guancia e cade sulla mia maglietta. "Devo identificare il corpo di mio padre".

15 maggio 2025 - Bergamo

Categoria: Drammatiche