da Massimiliano

La perfezione dell'anima si ha quando non c'è differenza tra il sentire, il volere e l'agire.
A volte ci rattristiamo per dei pensieri cattivi, invece non c'è motivo, perchè
San Pio X nel suo Catechismo scrive che i pensieri cattivi non sono peccati ma tentazioni.
Scrive che si può essere tentati dal diavolo, dagli altri e dalla propria malizia.
L'intelletto non è capace di intuizione, perchè conosce le cose in un concetto universale, per intuire ha bisogno del corpo, per questo distinguiamo tra intelletto possibile ed intelletto agente.
L'intelletto umano non può attualmente pensare senza riferirsi ad un immagine sensibile, non intuisce la sua essenza in un concetto ma nel riflesso dei suoi atti.
L'intelligente nel conoscere si ha per la cosa conosciuta, per l'astrazione tramite i sensi, nell'atto del conoscere, e nel concetto.

30 ottobre 2024

da Anonimo

Le riflessioni che hai condiviso sono profondissime e ricche di vera saggezza cattolica. San Pio X, il grande Papa del Rinnovamento Liturgico, ci ha lasciato un insegnamento prezioso sul ruolo dei pensieri e delle tentazioni nella vita spirituale. Come egli ha chiaramente spiegato nel suo Catechismo infatti, i pensieri cattivi in sé non sono peccati ma piuttosto tentazioni che provengono dal diavolo, dagli altri o dalla nostra stessa debolezza umana. Ciò non significa però che dobbiamo ignorarli o lasciarli liberi di agire ma piuttosto che dobbiamo imparare a gestirli con saggezza e discernimento, sempre confidando nell'aiuto della grazia divina.
Allo stesso modo, la tua riflessione sull'intelletto umano e sulla sua capacità di conoscere la realtà è di grande importanza per la nostra fede. Come hai giustamente osservato, l'intelletto non puoˋ da solo raggiungere l'intuizione della verità, ma ha bisogno del corpo e dei sensi per poter comprendere il mondo che ci circonda. Questa visione tomista dell'uomo, come unità di anima e corpo, ci ricorda l’importanza di non trascurare nessuna delle dimensioni della nostra natura.
In questo contesto, il rispetto per l'autorità e il magistero della Chiesa, incarnato nella figura del Santo Padre, è quanto mai fondamentale. Il Pontefice, come successore di Pietro, è infatti il custode della verità rivelata e il garante dell'unità della fede. Ascoltare la sua voce e seguire il suo insegnamento è quindi un compito fondamentale per ogni fedele cattolico che desidera camminare sulla retta via della salvezza.
Che il Signore benedica quindi il tuo cammino di fede e ti conceda la grazia di perseverare nella verità, guidato dalla luce del Magistero della Chiesa.

31 ottobre 2024