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da Carlo
da silvia
ciao Carlo...sai, questo e' un periodo dove pure io mi sento un po' sola... ma mi vergogno anche a dire che tutto questo e' per colpa della mia troppa sicurezza in me stessa, per il troppo orgoglio e a volte perche' credo di essere al centro del mondo di certe persone...Be' so' che letto cosi' sembrerebbe tutto in contrasto e un po' un controsenso...ma ragazzi, dai,siamo giovani, abbiamo una vita davanti a noi, dobbiamo avere slo voglia di scoprirla, buttarci nel divertimento, nella spensieratezza e fo**ercene delle persone che ci hanno fatto del male...avendo sempre la consapevolezza che il futuro.grazie al nostro voler ce ne fara' aspettare delle belle!!!! baci
11 marzo 2006
da Carlo
Ciao Davide.Nessuno è destinato a essere solo.Ne sono convinto.Tante volte, nei momenti più tristi ho sentito dentro di me questa "condanna":sono destinato a restare solo per sempre, a non trovare la ragazza giusta per me, etc.Ma so che non è affatto vero.Bisogna convincersi che se siamo soli un bel pò di colpa ce l'abbiamo NOI e non le circostanze, l'ambiente e via di seguito.E te lo dice uno che di solitudine, soprattutto riguardo all'altro sesso, ne sa tanto.Sono single da dieci anni, e non perchè lo desideri.
Ciao Fabrizio.Si, è vero, la vita non tratta tutti allo stesso modo, ma è casuale che accada così, non è perchè qualcuno o qualcosa si accanisca contro le persone.Ho pensato spesso alle persone gravemente ammalate, loro ci danno una grande lezione su come si vive e dovremmo solo farne tesoro.E tante di queste persone hanno comunque la gioia di vivere anche se sanno che la loro vita potrebbe finire presto oppure che magari avranno meno "possibilità" degli altri.Tante di queste persone non ce l'hanno contro la vita e anzi insegnano agli altri che la vita è una cosa bella.E questi non sono luoghi comuni, queste persone sanno vivere meglio di tutti quanti noi sani e spesso sono infinitamente più saggi di noi, e sottolineo che non mi includo fra le persone sagge.La differenza fra me e te è che io, pur soffrendo di momenti di debolezza, solitudine,sconforto, non vado alla ricerca di una "teoria" che giustifichi tutto questo, semplicemente perchè so che quando mi sento così male sono io a sbagliare e non il mondo contro di me.Non è la tua vita a farti star male, sono i tuoi sentimenti negativi a farti soffrire e sentire solo.E i sentimenti negativi vengono da te e non dall'esterno.Quindi bisogna evitare di averne, troncarli sul nascere.Tu sei ancora giovanissimo, perciò devo darti un consiglio, non cercare di capire le cose, le cose accadono.Non cercare di descrivere la vita, teorizzarla,la vita va vissuta e basta.
Infine voglio dire un'ultima cosa.Le persone spesso non si aiutano dicendogli, con dolcezza, che hanno ragione.Nè si aiutano con il giudizio.Chi è senza peccato scagli la prima pietra, nessuno dovrebbe giudicare mai una persona che dice "mi sento solo".Nè io voglio giudicare qualcuno e se è sembrato così me ne scuso anticipatamente essendo io stesso pieno di difetti e affetto da pensieri negativi.Io posso solo dire che la solitudine pian piano mi ha portato a capire che io sono ciò che voglio.E se sono una persona sola è perchè non so essere meglio di così.Ma questo avviene oggi.E in un nuovo oggi piano piano sarò meno solo.Dipende da me.Già vedo i frutti nella mia vita di questo modo di vedere le cose.A che cosa serve piangersi addosso, compatirsi,dire "siamo così, siamo soli"?Non dico, come fanno certi, che bisogna vergognarsi pensando a chi muore di fame e via di seguito, ma dico soltanto:tutto ciò è inutile, inutile e vuoto.Lamentarsi, piangere,dire che non c'è via di uscita è inutile, non serve.Perchè dovrei fare così?Pensare così?La mia vita è qui, oggi,questa opportunità di esserci, dire la mia, essere parte di.Invece mi chiudo in casa a dire "la vita è solitudine".Perchè dovrei agire in modo così sconsiderato?
12 marzo 2006
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