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Dedica a cui stai rispondendo
Ho visto la gente morire davanti i miei occhi. Ho visto persone rianimate e corpi esamini portati via su una barella. Quel posto era un campo di guerra, una trincea. Ho visto persone in uno stato di incoscienza immobilizzate a letto con la scialorrea. Queste sono cose che non si possono dimenticare, che non puoi rimuovere dalla tua memoria. Mi fate tanta pena, cari. Non avete ammazzato nessuno. Quello che è accaduto a Cucchi l'ho vissuto in un altro contesto, purtroppo e con un modo di articolazione diverso. Cari, a quelle angherie non ci si può ribellare ma anche fuori da certe realtà siete diventati subordinati, siete stati assoggettati. Perché cari, scegliete la strada della disabilità?...Vorrei urlare per voi a squarciagola tutte le mie lacrime.Le mie lacrime non sono per me. Sono per voi. Ma sono vane. Nessuno mi vuole ascoltare se dico che tutti quei farmaci NON vi servono per stare bene, che potete vivere da persone normali. Dio santo, siete diventati obesi, diabetici, calvi, avete perso i denti, avete problemi endocrini, cardiocircolatori, muscolari, cognitivi. E siete i primi a trattarvi da malati. Questo non è stare bene, è farsi schiavizzare. Però pensate, scioccamente,di aver bisogno di una combinazione indefinita per non avere ricadute...tre, cinque, sei farmaci a vita ma scherziamo? Non è prevenire tutto ciò, è annullarsi. Nessuno mi ha mai detto che abbia un rapporto paritario con il suo medico, nessuno. Questa battaglia non è facile ma...spero ci sia giustizia, per voi!
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